Descrizione
CONSIGLIATO DALLA LIBRERIA
Giovanna è una donna di settant’anni ormai in pensione, ex operaia, capelli lunghissimi e folti. Vive nella prigione in cui si è rinchiusa da tanti anni, il suo appartamento sul lungo Tevere, tra i libri che legge e rilegge e la musica che ascolta per dimenticare un passato ingombrante, insieme a qualche bicchiere di vino. Non ha parenti, non ha amici, non parla con nessuno. Finché. La bolla di cristallo sotto la quale credeva di proteggersi si rompe nel momento in cui viene travolta quasi senza accorgersene dalla vivacità della famiglia che si insedia nell’appartamento accanto al suo, sfitto per tanto tempo.
Il confronto generazionale con i quattro nuovi vicini accenderà in Giovanna la necessità di fare i conti con accadimenti violenti e scelte sbagliate di tanti anni prima, quando, più giovane e idealista, ha commesso un errore tanto grave da pesarle per sempre sulla coscienza.
Con «Avanti, parla» Lidia Ravera crea un personaggio che, persa la corazza dell’isolamento, si ritrova indifeso e vulnerabile.
Una scrittura asciutta e inquieta, talvolta rabbiosa talvolta malinconica, per un romanzo da leggere d’un fiato.
Consigliato? Sì.
Recensione di David