Descrizione
RECENSIONE DELLA LIBRERIA LEGGERMENTE
Un libro che parte dalla morte per raccontare la vita. Un’esperienza che un uomo malato vuole condividere con il figlio Georg che non avrà il piacere di veder crescere, una lunga e commovente lettera di come ha conosciuto una ragazza, sua moglie, la madre di Georg, una ragazza per molto tempo senza senza nome, bellissima, sfuggente, apparentemente inafferrabile. Unico indizio: un sacchetto di arance.
Una storia tenera, a tratti disincantata, ma pervasa di dolore e malinconia, una lettura piacevole che ci invita a succhiare l’essenza della vita, fino al midollo, senza esitazione.
Vale la pena vivere? Anche solo per un breve momento, sapendo di dover comunque abbandonare tutto, prima o poi?
Senza poter immaginare quando Georg leggerà la lettera, Jan riesce a condividere col figlio tutto se stesso: ambizioni, sogni, desideri, paure, angosce.
Una storia d’amore e di vita. Un piccolo gioiello.
Consigliato? Sì.
Recensione di David